Di scelte, errori e maturità

Anni fa una persona che godeva della mia stima disse:

Io non mi sento vecchio, perché vecchio è chi ha commesso almeno un errore irreparabile.

Allora ero una ragazzina piena di certezze, che aspettava con entusiasmo che la vita le si spalancasse davanti e queste parole mi colpirono, infatti ancora le ricordo.

Ma oggi le sento risuonare così riduttive.

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Non è una città per bambini

Milano funziona, Milano corre, Milano ospiterà l’Expo.

Milano si ricopre di neve e non chiude le scuole, ma si blocca completamente.

Milano vive la sua Design Week (non più solo Salone del Mobile, per carità) e così, se ti capita di abitare in una zona che si è scoperta inaspettatamente di tendenza, ti ritrovi assediata dalla folla, fatichi letteralmente a raggiungere (a piedi, come sempre) casa tua e le scuole dei bambini, vedi i parchi trasformati in bivacco dei visitatori, sei costretta a sentire per tutto il pomeriggio e fino a mezzanotte la musica e le voci delle radio che trasmettono in strada e che ti entrano in casa, nonostante il piano alto e le finestre chiuse, sei impossibilitata a lasciare la città nel weekend perché neppure ai residenti sarà consentito muovere le auto.

Ma Milano palpita, Milano festeggia, Milano dà sfoggio di sé.

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Colonna sonora originale

Ogni film ha la sua colonna sonora, un suo tema che accompagna le scene importanti, che per qualche ora diventa il suono più familiare.

Casa in 3D ha i suoi rumori, le sue voci.

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Friday Night

Sarei in vacanza, ma, a parte le valigie, non ho fatto niente di diverso dal solito.

Sarei al mare, ma l’ho visto solo di scorcio dalla finestra, perché ho accudito la mia Piccolina con la febbre.

Sarebbe venerdì sera, ma Papà in 3D non ci raggiunge, perché il suo viaggio di lavoro ci porterà via anche un pezzo di weekend.

Ora basta, però, do un taglio al vittimismo e dico tutta la verità.

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Regalo di compleanno

Papà in 3D ama suonare il pianoforte.

Quando ci siamo sposati, due cuori e un bilocale, ha lasciato il prezioso strumento nella sua casa di ragazzo.

Quando poi ci siamo trasferiti nel nostro attuale appartamento, decisamente più spazioso, sono stata ben contenta di poter simbolicamente utilizzare parte dei miei primi guadagni (allora avevo un lavoro retribuito) per regalargli un pianoforte nuovo, di quelli elettronici, con un suono soddisfacente e la possibilità di regolare il volume fino ad utilizzare le cuffie, in modo da poter essere suonato in un condominio anche in ore improbabili e, soprattutto, durante il sonno dei bambini che ancora desideravamo soltanto.

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Al mio scolaro (fin troppo) diligente

Caro il mio Bimbo Grande, è vero, lo so, la Mamma ti dice sempre che la scuola è importante, che la devi prendere sul serio, che a lezione ci devi andare tutti i giorni come il Papà in ufficio.

È stato bello leggere la tua pagella piena di bei voti e vedere che, al primo quadrimestre, i tuoi giorni di assenza sono stati: zero.

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