(Ri)nascita di una biblioteca scolastica, la nostra

Biblioteca scolastica“Stiamo cercando genitori disponibili a riorganizzare la biblioteca della scuola” recitava una delle tante email nella mia casella in un giorno di fine settembre. Non è la prima volta che, rispondendo a una mail, rivoluziono la mia vita e, come negli altri casi, non so nemmeno perché proprio quel messaggio abbia avuto una sorte diversa da tanti altri ignorati. Forse perché era appena ricominciata la scuola e mi sembrava di avere un sacco di ore a mia disposizione, forse perché, in un anno senza inserimenti in classi nuove, l’avvio delle attività mi era sembrato stranamente tranquillo, o forse soltanto perché, a sentir parlare di libri, non so resistere. Fatto sta che mi sono buttata: “posso dare qualche ora di disponibilità alla mattina” ho scritto, “chissà quali altri genitori incontrerò alla riunione, vedrò se mi troverò bene” ho pensato…

Riemergo solo ora, dopo quasi sei mesi, per fermarmi a guardare il gran lavoro fatto insieme a un gruppo di amiche vecchie e nuove, determinate e coraggiose quanto bastava per la matta impresa in cui ci siamo lanciate.

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Sette mesi di scuola media: le cose a cui ci siamo abituati (o ancora no)

Libri scuola mediaNon posso dire di sapere davvero cosa passi per la testa del ragazzino che vedo rientrare tutti i giorni dalla scuola media, un po’ stropicciato e stanco, carico di libri e di cose da raccontare, capace di dirmi “ciao, mamma” con un vocino ancora da bambino, ma anche di affrontare i suoi impegni nuovi e la sua dose di responsabilità.

So però che sta sicuramente meglio oggi della scorsa estate, quando l’incertezza per quello che lo aspettava lo teneva sospeso: una volta che si è trovato finalmente di fronte alla realtà della scuola media e che giorno per giorno si è scoperto in grado di affrontarla, per quanto impegnativa, ha riguadagnato serenità e acquistato maggiore fiducia in se stesso.

E so come, in questi mesi, le novità della scuola e di questo passaggio a un’età diversa sono entrate nella quotidianità di entrambi, modificandone ritmi e rituali.

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Già Natale

Albero di Natale - 2012

Mesi visti passare correndo. Ora queste giornate di festa in casa, insieme. Finalmente.
Auguri di serenità a tutti.

Dire, fare, mangiare, giocare

Un invito di FattoreMamma vuol dire sicuramente buona compagnia, chiacchiere e qualcosa di particolare da fare per mamme e bambini. Questa volta si è trattato di un invito a cena con formaggino, il formaggino Babybel: quello della canzoncina allegra che resta in mente e la cera rossa intorno.

Alla #cenaBabybel, contravvenendo alla regola aurea “a tavola non si gioca”, i miei figli hanno scoperto le reticelle coi formaggini rotondi, di cui fare scorpacciate mentre pasticciavano liberamente con la cera dell’involucro.

Cena Babybel: i bambini giocano con la cera

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Social Day per tutta la famiglia

Ormai i miei figli mescolano con disinvoltura nomi e nickname di tutta la compagnia e ricordano meglio di me età e nomi dei figli delle altre blogger. Dal Quanta Village sono rimasti incantati a settembre, quando vi hanno trascorso una calda giornata di gioco e libertà, in giro per i campi sportivi dietro agli animatori.
Quindi, anche mettendo da parte tutte le chiacchiere che conto di fare con le amiche durante la giornata e i volti nuovi che spero di vedere, lo faccio per i bambini

MammacheBlog Social Family Day: badge

Time out

Una mamma che abita ancora nella zona in cui è cresciuta ripercorre ogni giorno strade note e spesso le scopre nuove insieme ai suoi figli. Oppure ritrova vecchie cose sempre uguali, come la scuola con gli ippocastani in cortile, e si stupisce dei segni dell’età sui visi dei personaggi che continuano a rappresentare il quartiere nonostante le novità e la riqualificazione modaiola.

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