Il calcio e il tempo

Giugno 2002 – Coppa del Mondo FIFA in Corea del Sud e Giappone

Sul divano su cui ho finito di ricamare tutto il corredino per il mio primogenito, ormai schiacciata sotto una pancia enorme, guardo le partite della Nazionale.
Mancano pochi giorni alla data prevista per il parto, che mi auguro non avvenga durante un incontro degli Azzurri, con una sala parto deserta e gli occhi del personale fissi su uno schermo televisivo anziché su di me.
I risultati calcistici sono l’ultimo dei miei pensieri, eppure qualche gol importante mi fa esultare, provocando al Bimbo Grande nel pancione un immediato singhiozzo.

Giugno 2010 – Coppa del Mondo FIFA in Sud Africa

Continue Reading →

Di acquisti al buio e cantonate

Qualche settimana fa, nel racconto Moonlight shadow, che chiude il bellissimo Kitchen di Banana Yoshimoto, ho letto l’illuminante frase:

Intraprendere qualcosa di nuovo partendo dagli oggetti è la cosa peggiore, ma bisognava guardare avanti.

Ho risentito il sapore dei mesi di gravidanza, tra fantasie e timori e la sensazione di salto nel buio che ha accompagnato gli acquisti per il corredo del mio primo bambino. La pancia cresceva, il piccolo scalciava con forza a ricordarmi la sua vivace presenza, tutti intorno chiedevano, dopo il sesso e la data prevista per il parto: “allora avete comprato già tutto, vero?”. E così, stanca di rispondere “mi sembra ancora presto”, ho deciso di spingere in un angolo l’istintiva scaramanzia e, allo scoccare del settimo mese, ho iniziato con Papà in 3D a varcare soglie di negozi per l’infanzia.

Continue Reading →

Riderci sopra è meglio

Non puoi raccontare proprio tutto tutto alla tua cara amica seduta sul divano mentre si accarezza la grande pancia, si confida e ti fa domande, perché assolutamente non vuoi essere una di quelle che spiattellano per filo e per segno i particolari più truculenti del loro parto a chi non c’è ancora passata, e nemmeno entrare nel novero delle noiosissime mamme-io facevo così-il mio bambino di qui, il mio bambino di là, perché sai che in fondo certe emozioni, finché non le si prova, non le si può nemmeno immaginare e perché pensi anche che sia giusto lasciare qualcosa alla sorpresa…

Continue Reading →

Due anni fa – 7 giugno

Ore 8.30. Dopo una lunga notte insonne, telefono alla Nonna in 3D:
“Ciao Mamma. Scusami, ma avrei bisogno che portassi tu all’asilo il Bimbo Grande. Sai, credo di essermi presa la gastroenterite dai bambini e così non ho chiuso occhio tutta notte. Sono stata malissimo. Adesso va meglio, ma vorrei dormire un po’, perché sono stanca e ho una contrazione dietro l’altra. Magari potresti tenermi per qualche ora anche il Bimbo Grandicello.”

Ore 9.30. In una casa insolitamente vuota e silenziosa mi metto a letto.
Di dormire però non c’è verso. La Piccolina si agita, le contrazioni non cessano.
Mi alzo, cammino.
Poi la sento: la prima pugnalata nella schiena… e la riconosco subito. Certe cose non si dimenticano.

Mi risuonano ancora nelle orecchie le parole di ieri, vedo il promemoria sull’agenda.
Mi scappa un sorriso. No che non la faccio la telefonata per il monitoraggio: non so quanto ci vorrà, ma non ci arriviamo a termine questa volta!

Continue Reading →

Due anni fa – 6 giugno

A dieci giorni dalla data prevista per il mio terzo parto, con una panciona che già da un paio di mesi sembra essere al limite, fiaccata dal caldo e dai due bambini di quasi cinque e due anni e mezzo, incontro il ginecologo per l’ennesimo controllo:

Continue Reading →

Maschietto o femminuccia?

Leggere questo post di My mi ha fatto pensare alla grande quantità di emozioni e soprattutto alla tempesta di commenti altrui che mi hanno investita quando ho scoperto il sesso dei miei tre bambini.

Continue Reading →