Ancora sa sorprendermi

La saggezza popolare sconsiglia ai coniugi di piombare inaspettatamente a casa per non trovarsi di fronte a spiacevoli sorprese.
Invece ieri Papà in 3D ha potuto prendere un’insperata giornata di ferie in più, ha sostituito il suo biglietto ferroviario su Internet ed è arrivato qui al mare con un giorno di anticipo, abbreviando di ben ventiquattr’ore la mia solitudine materna.

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Mai uscire senza

Venerdì, in partenza per il fine settimana al mare, Papà in 3D ha affidato ai due bambini più grandi una macchina fotografica digitale, molto piccola e completamente automatica, investendoli della responsabilità di farne buon uso.

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Del tempo per me

La mia lunga estate di solitudine è terminata: questa ultima settima di mare, tra bucati, pensieri autunnali e bagagli, sarà la mia vera vacanza, visto che Papà in 3D finalmente ci ha raggiunti e poi torneremo a casa insieme.

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Ora lo dico

Me lo concedo dopo due mesi di vita di spiaggia senza sollevare i piedi da terra, chiudere gli occhi né tanto meno aprire un libro, dopo una sessantina di giornate di attenzione costante, di “Dove vai?”, “Cosa fai?”, “Questo no, quello neanche”, “Sì, ma prima mi devi chiedere il permesso”, “Abbassate la voce”, “Non sollevate la sabbia”, “Aspettate che ci sia un po’ meno gente, altrimenti disturbate”… quando ormai non ne posso più anche solo di sentire la mia voce.

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Segni da interpretare?

Se, dopo quasi due mesi di quotidianità balneare, ti rendi conto che gli orari sono sempre più sballati e che passi gran parte del tempo rincorrendo quello che hai dimenticato qua e là…

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Timidi slanci

Ho lasciato Milano con una Piccolina che, alle festicciole, non si allontanava dalle mie gambe e per lo più pretendeva di essere tenuta in braccio, e che, anche ai giardinetti, non chiedeva di meglio che aggirarsi fra i giochi e gli altri bambini senza mai lasciare la mia mano.

Siamo arrivati al mare a fine giugno con una Piccolina che si rifiutava di appoggiare i piedi sulla sabbia, che guardava con diffidenza ai vicini d’ombrellone e che nessuno di noi si sognava di poter vedere fare un bagno entro la fine dell’estate.

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