Legami di famiglia

Uno dei momenti migliori in Casa in 3D è quello del risveglio nelle mattine senza lavoro né scuola, quando noi genitori possiamo riemergere gradualmente dal sonno ascoltando le voci dei fratellini che confabulano e organizzano i primi giochi. Poco dopo iniziano a discutere, criticarsi e in breve se ne dicono di tutti i colori.

Questi pochi minuti con cui si avviano le giornate seguono uno schema che si ripeterà poi identico e circolare fino all’ora di tornare a letto.
I bambini si fanno una gran compagnia e grazie a questo sono sempre più autonomi da noi adulti, però la lite, la cattiveria verbale, la rissa e il pianto finale sono costantemente in agguato e si ripresentano ad intervalli di tempo piuttosto regolari. Le dinamiche sono le solite.

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I privilegi a cui non pensi

Stamattina, meno affannata del solito, avrei potuto buttarmi sulle pulizie straordinarie o sul riordino, riprendere in mano uno dei tanti lavori iniziati e abbandonati oppure lasciar trascorrere le ore inutilmente, ottenebrata dal grigiore novembrino. Invece ho deciso: si esce. E allora avrei potuto infilarmi nel solito supermercato, prendere una via dei negozi per una perlustrazione prenatalizia o buttare via tempo e denaro nello spendiccio superfluo. Invece, illuminata da non so quale stella buona, ho pensato: si va a zonzo e si va piano.

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Dove affondano le radici

Fa freddo e il cielo è grigio. Per cena, mi è venuta voglia di scaldarci con la polenta e il brasato. Dopo una mezz’ora di lavoro in cucina, comincio a sentire quel profumo un po’ speziato della carne che cuoce lentamente che riempie la casa. È un profumo che sa di ricordi, di cucina della mia mamma e della mia nonna.

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Maternità

Oggi la mia gratitudine va alla mia Mamma, da cui ho inconsciamente imparato ad essere madre e soprattutto a desiderare di diventarlo.

Oggi la mia simpatia va a tutte, proprio tutte, le altre Mamme: quelle ansiose e quelle tranquille, quelle trafelate e quelle serene, quelle pazienti e quelle esasperate, quelle affettuose e quelle severe, quelle permissive e quelle esigenti, quelle stanche e quelle rilassate, quelle preoccupate e quelle felici, quelle colte di sorpresa dalla gravidanza e quelle che tanto hanno fatto per poterla avere, quelle spaventate e quelle incoscienti, quelle realizzate e quelle frustrate… quelle più sincere, che sono un po’ tutte queste cose insieme.

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Festa del Papà in 3D

Oggi anche noi festeggiamo il nostro Papà.

E io, in particolare, voglio dirgli Grazie.

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Cosa può dirti una libreria

E pensare che tutto è cominciato con Facebook.

Qualche mese fa mi sono iscritta anch’io al social network globale: all’inizio un grande entusiasmo, la sensazione di aver l’occasione di mantenere contatti resi difficili dalla vita casalinga, di poterne recuperare altri, poi, oltre a qualche effettivo vantaggio, la scoperta che, tutto sommato, se alcuni rapporti si erano lasciati andare è proprio perché da dirsi non c’è ormai molto, e così un progressivo ridimensionamento dello strumento.

Però, per vie più o meno traverse, è stato Facebook che mi ha portato a conoscere il fenomeno del mommyblogging: qui, al contrario, dopo un’iniziale diffidenza, sono stata rapidamente inghiottita dal vortice, per lo meno come lettrice, proprio per la scoperta opposta, di poter avere molto in comune, per interessi e sensibilità, con persone mai viste prima.
E, dopo poco, è arrivata anche la tentazione di avere un blog tutto mio: vuoi vedere che, con questa mia vita così fuori moda, sottovalutata e apparentemente sempre uguale, ho anch’io qualcosa da dire? e magari ci sarà persino qualcuno che ci troverà qualcosa di interessante?

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