Ad armadi spalancati

Dal freddo al caldo, dal caldo al freddo.
Corsi e ricorsi. Ci risiamo con gli scatoloni.

E, questa volta, aggiungiamoci una Piccolina sempre più determinata che mi tallona, tocca, prende, porta, indossa, nasconde, sposta e rimescola.

Divertimento in 3D!

Primogenitura

Sabato mattina. Dopo qualche ora di gioco, il pavimento di Casa in 3D è il consueto campo di battaglia.

Mamma in 3D, che ancora non si è stancata di parlare al vento, lancia la solita ottimistica richiesta:

“Bambini, mettete a posto. Ché la Mamma deve passare l’aspirapolvere”.

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La stagione dei buoni propositi

Non devo essere l’unica.

Considerando che, dalla seconda metà di agosto, la televisione ci martella con le pubblicità di collezioni e corsi a fascicoli svariati e talvolta esilaranti, con un primo numero in offerta che poi raramente viene seguito dall’acquisto dei successivi, credo che sia piuttosto comune vivere il mese di settembre con una sensazione di inizio d’anno ricco di propositi e buone intenzioni.

Dopo mesi di cielo azzurro, aria aperta e chiacchiere da ombrellone, già durante il viaggio di ritorno, ripensavo alla mia casa da sistemare, ai bucati da smaltire, all’occorrente per la scuola da acquistare, alle persone da chiamare, alle cose da fare, alle priorità da ordinare.

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Prova schiacciante

Teddy è un coniglietto variopinto, decisamente naif, con un soffietto all’interno che lo fa suonare e, alla maniera assolutamente imprevedibile dei bambini, la Piccolina lo ha eletto suo compagno di giochi preferito.
Non è il pupazzo della nanna, ma è il suo primo pensiero appena si sveglia: lo tiene in braccio, gli accarezza il nasino, lo riempie di bacini, gli tira le orecchie, lo strapazza e lo coccola.

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Promessa d’inizio di maggio

Ce lo diceva il calendario che era la fine di aprile, ma faceva freddo e pioveva, e noi ce ne stavamo in casa col riscaldamento acceso.

Poi un primo avvertimento è arrivato dai pollini che volano, dal Papà che starnutisce e dalle lunghe code di auto sulla strada verso la Liguria.

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Meglio che in un telefilm

L’altra sera a Casa in 3D è successo un guaio: accorrendo in bagno, abbiamo trovato il Bimbo Grandicello in lacrime in una pozzanghera. Dopo averlo ingiustamente sospettato di essersi fatto la pipì addosso, ci siamo resi conto del fatto che la stanza si stava rapidamente allagando e così uno degli incubi più diffusi ha preso forma: il tubo che perde, il pavimento da asciugare, l’acqua da chiudere, l’idraulico da chiamare!

Ieri mi si prospettava così un diversivo nella mia esistenza da casalinga, una situazione potenzialmente da barzelletta, o da telefilm: in casa, con la sola Piccolina a fare il pisolino, in attesa del solerte artigiano.

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