Friday Night

Sarei in vacanza, ma, a parte le valigie, non ho fatto niente di diverso dal solito.

Sarei al mare, ma l’ho visto solo di scorcio dalla finestra, perché ho accudito la mia Piccolina con la febbre.

Sarebbe venerdì sera, ma Papà in 3D non ci raggiunge, perché il suo viaggio di lavoro ci porterà via anche un pezzo di weekend.

Ora basta, però, do un taglio al vittimismo e dico tutta la verità.

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Al mio scolaro (fin troppo) diligente

Caro il mio Bimbo Grande, è vero, lo so, la Mamma ti dice sempre che la scuola è importante, che la devi prendere sul serio, che a lezione ci devi andare tutti i giorni come il Papà in ufficio.

È stato bello leggere la tua pagella piena di bei voti e vedere che, al primo quadrimestre, i tuoi giorni di assenza sono stati: zero.

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Davanti alle immagini del terremoto

Non ci sono parole.
Rimangono solo la paura e l’impotenza di fronte alla devastazione e al dolore.

Però ci sono i bambini e allora bisogna trovare qualcosa da dire.

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Maschietto o femminuccia?

Leggere questo post di My mi ha fatto pensare alla grande quantità di emozioni e soprattutto alla tempesta di commenti altrui che mi hanno investita quando ho scoperto il sesso dei miei tre bambini.

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Interrogatorio

La giornata ha il suo solito avvio difficile: sonnolenza da inizio primavera, resistenza di Bimbo Grande ad alzarsi dal letto e prepararsi per andare a scuola, capriccio incomprensibile di Bimbo Grandicello per una calzina antiscivolo storta (!), e poi l’abituale frenesia per essere pronti tutti, all’ora giusta, per uscire… e prepara le colazioni, e vesti 1 e vesti 2, e stendi il primo bucato quotidiano, e fai i letti, e accorda il permesso di portare il giochino di casa all’asilo (uno no perché è troppo grande, l’altro neanche perché se si perde è un dramma, finalmente, dopo estenuante trattativa, ecco quello giusto), e vesti te, e magari mettiti qualcosa in faccia per renderti presentabile, e poi (atto assolutamente contro natura) sveglia la Piccolina che ancora dorme profondamente per ingollarle giù il biberon di latte, infagottarla nei vestiti e trascinarla fuori ad accompagnare il fratello all’asilo.

E, come tutte le mattine, ti domandi come, ma ce la fai: Bimbo Grande e Papà in 3D escono puntuali per scuola e ufficio (fuori 1), Bimbo Grandicello arriva appena in tempo all’asilo e viene depositato con pantofoline e bacino di commiato (e fuori 2).

Sensazione di sollievo: sei sveglia da tre ore e tiri il primo respiro profondo.

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Festa del Papà in 3D

Oggi anche noi festeggiamo il nostro Papà.

E io, in particolare, voglio dirgli Grazie.

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