Girare a vuoto, partire, tornare a scrivere

Il sogno sostanzialmente è sempre lo stesso, ricorrente fin da quando ero al liceo: allora uscivo di casa per andare a scuola dove mi aspettava un impegno importante, ma poi succedevano talmente tante cose, una più inverosimile dell’altra, e incontravo talmente tanta gente, e il tempo passava, e l’angoscia cresceva, perché sapevo di essere sempre più in ritardo… ma niente: non sono mai riuscita ad arrivare in classe prima di svegliarmi.
Poi, terminati gli studi, la mia mente ha scelto di farmi passare nottate agitate alle prese con l’organizzazione di cene pantagrueliche, i cui preparativi vengono immancabilmente interrotti da imprevisti a ripetizione, tanto che di solito, nonostante i miei sforzi di tornare a concentrarmi sulla tabella di marcia, l’arrivo degli ospiti mi coglie ancora con la spesa da fare…

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Un po’ di miniclub

Non credevo di essermelo dimenticata, invece mi ha sorpreso quasi come fosse una novità l’ascoltare due quattrenni giocare qui in casa.
La Piccolina ha inaugurato, finalmente in prima persona, la stagione degli inviti alle amichette e così sono tornata indietro nel tempo. Relegati i fratelli maggiori al ruolo di divertiti spettatori, per un paio d’ore hanno comandato due piccole donne, tra bambole, cucina, pennarelli e approcci alla danza.

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Time out

Una mamma che abita ancora nella zona in cui è cresciuta ripercorre ogni giorno strade note e spesso le scopre nuove insieme ai suoi figli. Oppure ritrova vecchie cose sempre uguali, come la scuola con gli ippocastani in cortile, e si stupisce dei segni dell’età sui visi dei personaggi che continuano a rappresentare il quartiere nonostante le novità e la riqualificazione modaiola.

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Hop, un altro coniglio sulla nostra strada

UniversalPicture badgeLa mail di Jolanda che mi proponeva di partecipare al progetto Mamma Blogger Club della Universal mi ha raggiunta sul finire della mia lunga estate al mare, di fronte al consueto tramonto coi bambini in riva al mare a giocare a pallone dopo l’intera giornata all’aria aperta, pigramente lontana dal blog e soprattutto dalla televisione.
La mia prima reazione è stata: “non riusciremo mai a vedere tutti quei dvd”.

Poi ho fatto mente locale alla nostra dotazione di film, costruita negli anni intorno ad interessi prevalentemente maschili, e ho deciso di accettare, proprio nella speranza di ricevere, magari, qualcosa di più adatto alla Piccolina.

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Sentimenti e #ScuolaItaliana

Blogging su Scuola Italiana - 12 aprile 2011

Ci sono momenti, nella quotidianità frenetica e quasi sempre ripetitiva, in cui ti soffermi su una frase o una situazione e ti rendi conto che il tempo passa, che le cose cambiano e che i tuoi figli crescono davvero.

Basta soltanto prestare un po’ d’attenzione in più quando il tuo primogenito ti dice “Mamma, qual era la tua materia preferita? La MIA è storia!”, oppure quando senti lui e suo fratello che con naturalezza si raccontano aneddoti di mitologia greca…

E allora ti accorgi che certe cose non gliele hai insegnate tu, che certe passioni saranno le loro e che qualcun altro le sta accendendo e nutrendo.

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Inaudito relax

Domenica, tardo pomeriggio, al rientro da un intenso weekend al mare.
Papà in 3D coi bambini in visita dalla nonna, casa deserta.
Disfo le borse, faccio partire un bucato, preparo l’occorrente per l’inizio della settimana di scuola, mi infilo al supermercato per una spesa al volo.
Mi resta una decina di minuti…

Idea peccaminosa: mi faccio un bagno!
Con la schiuma, e la spugna per il peeling, persino la pietra pomice.

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