Dire, fare, mangiare, giocare

Un invito di FattoreMamma vuol dire sicuramente buona compagnia, chiacchiere e qualcosa di particolare da fare per mamme e bambini. Questa volta si è trattato di un invito a cena con formaggino, il formaggino Babybel: quello della canzoncina allegra che resta in mente e la cera rossa intorno.

Alla #cenaBabybel, contravvenendo alla regola aurea “a tavola non si gioca”, i miei figli hanno scoperto le reticelle coi formaggini rotondi, di cui fare scorpacciate mentre pasticciavano liberamente con la cera dell’involucro.

Cena Babybel: i bambini giocano con la cera

Continue Reading →

Cartoline dall’estate e un nuovo progetto

Cartoline: la nostra estate 2012

Loro si sono divertiti, hanno giocato tanto e da soli, con una nutrita compagnia di amici. È stata una bella conquista di autonomia per tutti.

Noi abbiamo finito i compiti delle vacanze. È stata una prova di volontà per loro e di pazienza per tutti.

Io mi sono goduta un luglio di beata leggerezza e un agosto impegnativo, attraversati da (troppe) settimane di lontananza da Papà in 3D e bei periodi di vacanza vera tutti insieme.

Continue Reading →

Agosto e non sentirlo

Agosto, mese dei luoghi comuni, qui per noi trascorre in maniera poco convenzionale.

Continue Reading →

Un’estate inaspettatamente leggera

Dieci anni fa trascorrevo la mia prima estate in questa cittadina della Liguria, arrivando qui col mio insonne e irrequieto primogenito di 17 giorni.
Da allora, ogni anno stessa spiaggia e stessa cittadina ligure, con la famiglia che si è allargata e complicata sempre di più, la mia percezione dell’estate è sempre stata quella di un periodo intensissimo e faticoso fisicamente, tra sabbia, caldo, docce, carico di giochi e attenzione da mantenere sempre al massimo per tenere d’occhio i tre tutto il giorno in spiaggia.

Continue Reading →

Le difettose – Volere un figlio a tutti i costi può dare dipendenza?

Ho letto “Le difettose” di Eleonora Mazzoni, Einaudi.

Le difettose: copertinaDi storie come quella di Carla, storia di infertilità, di “fecondazioni artificiali fallite, aborti naturali riusciti, più una serie di micro sconfitte mensili”, ne ho sentite raccontare tante e forse tante altre ne avrei ascoltate se talvolta non avessi deciso di rinunciare ad una telefonata, ad una domanda in più, quando, negli anni in cui per me si succedevano pancioni, parti e allattamenti, con qualche amica mi è capitato di avere pudore a mostrare la mia felicità, di scegliere di farmi da parte aspettando le confidenze con discrezione, rendendomi conto che anche un mio banale “e tu come stai?” spesso rischiasse di suonare come un indelicato “e tu? figli niente?”, come se la mia immagine di maternità appagata, involontariamente sfacciata, potesse far bruciare ancor di più una ferita già tanto dolorosa.

Prima di avere figli, già quando ero molto giovane, in me qualche volta si è affacciata la domanda: “e se succedesse a me? se non riuscissi a rimanere incinta, cosa farei? fin dove avrei il coraggio di tentare? dove deciderei di fermarmi?”, perché, conoscendomi, mi ha sempre spaventata l’idea che una serie di illusioni, fallimenti e frustrazioni potessero farmi entrare in un circolo vizioso di ostinazione e pensieri ossessivi, insinuarsi nell’intimità della nostra coppia, togliere spazio ad ogni altra occasione di felicità.

Continue Reading →

Social Day per tutta la famiglia

Ormai i miei figli mescolano con disinvoltura nomi e nickname di tutta la compagnia e ricordano meglio di me età e nomi dei figli delle altre blogger. Dal Quanta Village sono rimasti incantati a settembre, quando vi hanno trascorso una calda giornata di gioco e libertà, in giro per i campi sportivi dietro agli animatori.
Quindi, anche mettendo da parte tutte le chiacchiere che conto di fare con le amiche durante la giornata e i volti nuovi che spero di vedere, lo faccio per i bambini

MammacheBlog Social Family Day: badge