Cosa è di interesse pubblico se non l’ecologia?

Fra le cose migliori che mi sono accadute in questo blog ci sono stati gli incontri con tante persone, alcune delle quali ora posso davvero chiamare amici.
Angela scriveva di “Una vita normale” e in una casa colorata, calda e curata, con un bel cortile dove i nostri figli hanno giocato per una giornata intera, ci ha accolti a San Lazzaro di Savena quasi due anni fa.
In realtà già allora Angela e Lorenzo avevano scelto di lasciare quella loro prima casa perché, come solo in alcune vite normali si ha il coraggio di fare, volevano realizzare un loro grande sogno: costruire una casa ecologica in legno, completamente autonoma dal punto di vista energetico, di classe A+, sul modello di quelle che Lorenzo, geometra, sapeva essere da anni utilizzate con successo all’estero. Brillavano loro gli occhi quando ci raccontavano dell’avventura in cui avevano deciso di lanciarsi, forti dei loro ideali di rispetto per l’ambiente ma consapevoli di tutti i passaggi che avrebbero dovuto superare per iniziare a ristrutturare integralmente l’immobile che stavano acquistando.

Per mesi ho condiviso chiacchierando con Angela l’emozione, le fantasie e le scelte di una donna che progetta la sua nuova casa. Lorenzo invece informava tutti noi amici, con competenze tecniche professionali ed entusiasmo da pioniere, dell’avanzamento dei lavori: dalla demolizione della vecchia costruzione in muratura, alla posa delle fondamenta, fino ad arrivare alla documentazione fotografica delle due (due!) giornate lavorative in cui la nuova casa in legno è stata assemblata.

Casa ecologica a San-Lazzaro di Savena: le fasi della costruzione

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Sentimenti e #ScuolaItaliana

Blogging su Scuola Italiana - 12 aprile 2011

Ci sono momenti, nella quotidianità frenetica e quasi sempre ripetitiva, in cui ti soffermi su una frase o una situazione e ti rendi conto che il tempo passa, che le cose cambiano e che i tuoi figli crescono davvero.

Basta soltanto prestare un po’ d’attenzione in più quando il tuo primogenito ti dice “Mamma, qual era la tua materia preferita? La MIA è storia!”, oppure quando senti lui e suo fratello che con naturalezza si raccontano aneddoti di mitologia greca…

E allora ti accorgi che certe cose non gliele hai insegnate tu, che certe passioni saranno le loro e che qualcun altro le sta accendendo e nutrendo.

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Prima settimana di scuola

La scuola ricca di iniziative originali, di esperienze al di fuori dell’edificio, di laboratori e di corsi sportivi che per due anni ha frequentato il mio Bimbo Grande non esiste più.
Le sue due maestre sono ancora lì, disponibili e piene di idee, ma non hanno più il tempo né la possibilità di dare alla classe tutto quello che vorrebbero: l’orario formalmente non è cambiato, i bambini trascorrono ancora a scuola 40 ore, ma non ci sono più quelle 4 ore di compresenza delle maestre che permettevano di organizzare le uscite e la maggior parte delle attività extracurricolari o anche solo artistiche.

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Promemoria

Il Bimbo Grandicello, cinque anni e mezzo, dopo aver dato un’occhiata curiosa alla quarta di copertina e all’indice di un libro della serie azzurra de Il Battello a Vapore, appena ricevuto in regalo da suo fratello: Continue Reading →

Letteratura sotto l’ombrellone

La bella notizia è che, dopo anni, otto per l’esattezza, riesco di nuovo a leggere in spiaggia. Mai rilassata, solo poche righe per volta a intermittenza con il solito appello per la localizzazione dei figli, sicuramente non potrà durare oltre queste due settimane di ferie di Papà in 3D, ma rie-sco-di-nuo-vo-a-leg-ge-re-in-spiag-gia. E la cosa merita senz’altro di essere annotata.

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Stessa spiaggia, stessa gente (o quasi)

C’è un che di rassicurante nel ritrovarsi, all’inizio dell’estate, sotto agli stessi ombrelloni, ognuno nella sua solita posizione.
Ci si era salutati una decina di mesi fa, ora ci si rivede e quasi sembra di non essersi mai allontanati, non fosse per il fatto che siamo di nuovo tutti più pallidi e ci raccontiamo di inverni freddi, di pagelle e di poche novità.

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